lunedì 30 settembre 2013

Molte volte non sappiamo davvero cosa ci manca.

Molte volte non sappiamo davvero cosa ci manca. Ma questo è il minimo. Sappiamo peggiorare la situazione perdendo tempo andando a casaccio, o supponendo che le risposte siano lungo strade già battute e quindi facili, ed ecco che mentre affrontiamo le vie facili, ci allontaniamo da ciò che ci manca e a cui eravamo più vicini: noi stessi.

~ Fabio Privitera

domenica 29 settembre 2013

Amare conduce alla riflessione.

Amare conduce alla riflessione. Nient'altro come la scoperta di un sentimento, del sentirci responsabile di un'altra persona, ci porta a guardarci dal di fuori, con gli occhi dell'altro, spogliandoci della patina di sicurezza con la quale ci muovevamo attraverso le nostre abitudini, perché ora sopraggiungono gli imprevisti umori di chi abbiamo nel cuore a determinare i nostri comportamento, scoprendone così di nuovi. Nulla è più sconvolgente nella nostra esistenza della scoperta di un'altro essere con cui comincia una corrispondenza d'emozioni e interessi.

~ Fabio Privitera

sabato 28 settembre 2013

Quando ci accade qualcosa.

Quando ci accade qualcosa, non è raro che siamo attraversati dalla sensazione di conoscerne già l'esito, ma poi credenze, desideri, affezioni e timori nascondono e trascurano questa sensazione che infine, e non è raro neanche questo, si manifesta. Siamo dei pessimi indovini perché non riusciamo a credere a quello che sentiamo al di là di ciò che conosciamo. ~ Fabio Privitera

Sapete cosa penso dei treni?

Sapete cosa penso dei treni? penso che piuttosto che badare a quale prendere o a quale si sia perso, si debba rivolgere l'attenzione a quello su cui stiamo viaggiando, al paesaggio che attraversiamo e ai nostri compagni di viaggio, e i piccoli episodi che rendono ogni viaggio diverso da un altro. Ci penso, e penso che ne ho ancora tanti di viaggi da fare, almeno uno per ogni giorno della mia vita. ~ Fabio Privitera

venerdì 27 settembre 2013

L'illusione della mente.

L'illusione è delle mente anche quando vuole indurci a pensare che sia il cuore ad aver sbagliato. Vero è che, il più delle volte, noi esseri umani tendiamo a manifestare verso l'esterno o, in questo caso, a far dipendere da qualcosa fuori dal nostro controllo i motivi di esperienze negative. Così, pensando di avere il controllo sui nostri pensieri e sui comportamenti che questi determinano, attribuiamo all'unico muscolo involontario le nostre colpe. Essere coscienti di non avere pienamente il controllo di tutto ciò che avviene nella nostra mente ci spaventa e la paura spesso ci porta a vedere ciò che la mente stessa vuol vedere. L'accusare la mente equivale ad accusare il sé, e siamo spesso troppo presi proprio da questo sé per farlo.
Il cuore è il capro espiatorio di un crimine ben congeniato da noi stessi.

giovedì 26 settembre 2013

Lei pensò che quell'anima fosse la più lucente che avesse mai visto, quell'anima che aveva attraversato l'oscurità e che pareva volesse illuminare il cielo di tutte le altre. Non pensò mai quanto quella luce fosse ancora legata all'oscurità e quanto desiderasse lambire ancora la superficie di un buco nero per poter dire: "sono scampata ancora una volta dal giaciere nello spazio senza tempo." Ma quell'oscurità non era come le altre che aveva sfiorato e neanche lo spazio privo di tempo che la ingoiò era come lo aveva immaginato.
~ Fabio Privitera

L'amore rende liberi quando si è completi.

L'amore rende liberi quando si è completi. L'amore non è trovare la completezza nell'altro. Finché non si è completi si avrà sempre 'bisogno' dell'altro e questo provoca dipendenza... e soffocamento... perché pur desiderando ciò che l'altro è, non si riesce ad essere indipendenti, e quella completezza apparente svela infine quali sono i nostri limiti. L'amore diviene libertà quando non si ha bisogno di amare..

~ Fabio Privitera