mercoledì 18 dicembre 2013

Non ho risposte, solo intuizioni che mutano e generano nuove domande.

Non ho risposte, solo intuizioni che mutano e generano nuove domande. Ho quella vaga idea che la natura mi suggerisca qualcosa di sé rivelandosi, truccandosi, nascondendosi e mostrandosi di nuovo, o piuttosto il vaneggiamento di un folle che pensa sia così. In un certo modo la natura assomiglia agli esseri umani che rivelano parte della propria essenza, nascondendo il resto, o simulando qualcosa, mescolando le carte, aspettando un bravo giocatore con cui confrontarsi o dargli l'impressione di aver compreso il proprio bluff. Tutto sommato, che io abbia ragione o no, lo saprò alla fine di questo viaggio. La verità non potrò che conoscerla altrove. ~ Fabio Privitera

martedì 17 dicembre 2013

La struttura della mente.

C'è un motivo per cui le strutture antisismiche sono strutture elastiche, non rigide e quindi più facili a punti critici di rottura. Lo stesso vale per la nostra mente. Può essere elastica, e quindi porre in dubbio le proprie convinzioni e credenze, riorganizzando la sua stessa struttura quando l'errore viene palesato o può ritornare in uno stato più stabile dopo che un emozione l'ha deformata. Può essere rigida e quindi più fragile a causa dell'eccessiva sicurezza e convinzione, tali che per sanare la frattura si rifiuta la realtà, e così anche per le emozioni, il riparo è la negazione definendo fantasia e inganno la realtà che gli altri manifestano. Per far diventare la mente elastica, penso, occorra abituarsi ad osservare cogliendo i dettagli, stupendosi quando dei nuovi compaiono, sottratti alla nostra distrazione cronica, per rendersi conto che c'erano dapprima e sorridere di quanto davvero passiamo giorni a guardare la strada su cui camminiamo senza conoscerne il nome. ~ Fabio Privitera

venerdì 13 dicembre 2013

Non v'è solitudine nel cuore.

Non v'è solitudine nel cuore. Solo la mente è sensibile alla solitudine e avvolge il cuore della sua patina come fosse cellophane. Ma il cuore respira sempre e quello che sentiamo come una fitta nello sterno non è male insito nel cuore ma il suo voler resistere al male della mente.
Ricordo chiaro quell'attimo in cui nel silenzio della notte il cuore si è liberato da quella tenaglia ricominciando a respirare senza più dover far forza. Le cose poi a volte girano, a volte ti arrestano, ma sono esterne e non frenano più l'avanzata dell'entusiasmo e di voler dare il meglio per la propria vita e per quella degli altri.
La solitudine è solo di chi vede il proprio mondo come se fosse tutto il mondo, secondino, e non prigioniero, dei suoi pensieri.

~ Fabio Privitera

giovedì 12 dicembre 2013

Il benessere...

Il benessere ci ha reso più deboli, incapaci di reagire alle minime sofferenze o lasciarle scorrere, preservando le energie per quelle davvero difficili. Ed ecco perché, il più delle volte, la minima responsabilità ci rende ridicolmente maldestri e ignoranti della migliore azione da compiere, specie se si tratta anche della vita degli altri. Quanto più noi umani diventiamo indipendenti tanto più non riusciamo a prenderci cura del prossimo, ci si atrofizza nel senso di sopravvivenza individuale e irrigidisce verso il vivere quotidiano. Ma la vita non è meramente il provare a prolungare la propria vita almeno al giorno successivo. La vita è produrre un retaggio, qualcosa da lasciare a chi ci sarà dopo di noi o si intratterrà per una tratta della nostra vita. La vita quindi non è quello che ci accade ma quello che accade e facciamo accadere all'interno della sfera indefinita all'interno del quale giacciono la nostra vita, che non è il centro ma un punto diffuso intorno al centro, e la vita degli altri a noi vicini in ogni tempo vissuto, vivente e da vivere. E per vivere occorre vincere il timore dei sentimenti e della responsabilità verso gli altri. Non dico che si debba diventare muti e sordi a tutto quello che ci accade, anzi. Non è necessario essere o diventare cinici ma, piuttosto, imparare che non si può fare di ogni emozione un sentimento, di ogni problema una rabbia contro il mondo. La natura delle cose è fluire, ed anche se noi non siamo "cose" siamo immersi in una realtà fatta di esse e quindi pensare che tutto possa o debba restare stabile, fisso, ecco è questo mito che, crollando nel momento in cui le cose fluiscono, divengono, ci fa crollare. ~ Fabio Privitera

mercoledì 11 dicembre 2013

Le cose migliori le trovo negli angoli...

Le cose migliori le trovo negli angoli o sopra la mia testa, nelle periferie che attraggono la mia distrazione, dove pochi guardano, perché la maggior parte si interessa a sé, alla propria direzione. Ma la vita non ha una direzione precisa, né si può pretendere che sostenga le nostre convinzioni. Occorre seguire la vita stessa se si vuole realizzare il proprio viaggio e arrivare ai propri sogni. ~ Fabio Privitera

sabato 7 dicembre 2013

E' il vento che domina le emozioni.

E' il vento che domina le emozioni. Più ci tratteniamo al suo urto più il dolore si manifesta, ristagna e si ripercuote da giù a su per il nostro corpo e la nostra anima... Più ci lasciamo andare a lui più diventiamo della sua stessa sostanza al punto da non sentirlo più come un urto ma com'è realmente: l'emozione è qualcosa che nasce dal nostro interno e mai qualcosa che giunge dall'esterno. ~ Fabio Privitera

Lungo i grandi cicli.

Lungo i grandi cicli, nell'alternarsi del giorno e della notte, del freddo e del caldo, del bene e del male, si intersecano le miriadi di realtà e di possibilità che rendono la vita unica e come tale spalanca la strada a qualunque desiderio che il cuore umano riesca a sentire suo. ~ Fabio Privitera

mercoledì 4 dicembre 2013

Non si dovrebbe mai dare una mente al cuore, perché il cuore non mente mai.

Non si dovrebbe mai dare una mente al cuore, perché il cuore non mente mai. Ma pretendiamo di interpretare le sue pulsioni e questo ci destabilizza creando delle attese... ma il cuore ci indica solo la direzione non la destinazione. ~ Fabio Privitera

martedì 3 dicembre 2013

Vivere è il modo in cui guardi oltre e affronti le cose.

Vivere è il modo in cui guardi oltre e affronti le cose. I momenti che turbano ci sono sempre, non puoi prevederli e né quindi evitarli, ma fa sì che la tua mente respiri ancora, che il tuo cuore batta come fosse in preda alla frenesia e vedrai che spettacolo si manifesterà ai tuoi occhi, come ciò che temi è solo l'ombra di quanto hai dimenticato d'innanzi alla luce. ~ Fabio Privitera